lo stile educativo di Vila Esperança

La sperimentazione continua di metodologie didattiche innovative è mezzo fondamentale scelto per superare la condizione di svantaggio dell’emarginazione infantile.  
… dal racconto di testimoni

…“Immagina una discarica in una città nel centro del Brasile, bonifica il terreno, costruisci una cucina, una sala da pranzo, una scuola elementare, una ludoteca, un teatro. Accogli i bambini che vedi nelle strade abbandonati a se stessi. Dai loro tre pasti al giorno. Fagli vivere la creatività del gioco. Istruiscili in una scuola dove imparano con serenità. Rendi le loro origini africane ed indigene motivo di fierezza e non di discriminazione. Insegna a recitare, a danzare, a suonare per sviluppare la loro immaginazione indurita dalla violenza e dalla miseria. Per tutto questo a Vila Esperança non si stancano di lavorare, perché i bambini non smettano di giocare e di sognare”…

…”Chi ha avuto la possibilità, come chi scrive, di visitarla, Vila Esperanca appare come un luogo quasi magico, immerso in una vegetazione esuberante, dove gli spazi sono pensati per essere luoghi di incontro delle culture differenti (indigena, europea, africana, asiatica) che compongono il Brasile. In un clima di festa e di gioia anche l’apprendimento scolastico avviene attraverso attività che, oltre alle materie tradizionali, puntano allo sviluppo della creatività mediante il teatro, il circo, la Brinquedoteca (ludoteca.) Attraverso il Jardim das Formas (il giardino delle forme) si impara la matematica, attraverso il Cammino Inca, il Quilombo, il Memoriale Indígeno, il Memoriale Africano si impara la storia e la cultura degli antenati. Si impara ad essere orgogliosi delle proprie origini e ad affrontare le difficoltà (che in Brasile sono davvero molte) come una sfida, per riconoscerle e acquisire gli strumenti per superarle”…

…”Il progetto lavora con il “differente”: differenti culture, differenti persone, differenti proposte. I risultati appaiono nella formazione di adolescenti partecipativi e critici, che interagiscono  con le difficoltà del mondo come una sfida, qualcosa di nuovo che deve essere conosciuto e superato”…